sabato 20 ottobre 2012

Quando ci si presenta e nel mentre ci chiediamo... "già chi sono?"

Chi sono? Non posso dirlo. Ma posso cercarlo. Sono paladina della mia idea, secondo cui, principio primo durante e fine ultimo nella vita è l’evoluzione. “Phanta rei” è il motto preferito e l’unica certezza è che tutto ha inizio con una domanda. Tutto si evolve… Chi sono? Ero una bambina di 3 anni, una ragazza di 18, una quasi mamma di 28. Adesso. La certezza che ho, è che ero, sono e sarò. Chi sono? Un essere umano, secondo la categorizzazione. Chi sono? Un essere umano dotato di carattere. Complichiamo le cose: il difficile è, adesso, stabilire il regno caratteriale interiore. Sono timida ma anche estroversa. Sono pigra ma amo lo sport. Sono amante della vita e non la conosco abbastanza. Deduco che sono anche incosciente. Amo qualcosa senza conoscerla. E sono anche contraddittoria. Ma è possibile conoscere tutto a fondo? Si e No. Tutto scorre, tutto cambia. La terra si scalda, l’aulin aiuta contro il mal di testa, la luna è stata raggiunta. Dicono. Sono un essere, “dasein”. Sono amante della perfezione ma non sono perfetta. Sono alla ricerca della perfezione ma non la trovo. Sono aggrappata alla ragnatela quineiana. Mi chiedo cos’è la perfezione e non so scegliere una risposta tra le molteplici. Mi domando: chi sono? E se rispondo: “io!”, non credo esista un nesso a priori tra nome e "oggetto". Vedo il nome come semplice designazione. Sono una spugna di conoscenza. Sono un essere finito, con una memoria finita. Sono cosciente che non tutto nella vita si può conoscere; ma anche che non posso fare a meno di conoscere. Sono grazie a chi non è me. Sono nella stessa barca di chi legge e si chiede: ma perchè complicarsi così con questo interminabile e inutile scritto? Ma sono anche con chi non si ferma alle apparenze e non si è dato per vinto leggendo fino in fondo il mio post. Sono sicura che rispondere alla domanda: chi sono, non implica necessariamente fermarsi ad una descrizione, ma guardarsi dentro. “L’uomo è condannato ad essere libero” diceva Sartre. Libero di essere, libero di conoscere.

4 commenti:

  1. Uh mamma....il primo post e già ti scopri così tanto? :-D
    Benvenuta nel mondo del blog! ^.^

    ps....dato che hai appena aperto ancora non sai che le parole di verifica sono molto fastidiose e ti decimeranno i commentatori!!! Dovresti eliminarle! sono antipatiche. Bacio a presto

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  2. Ciao Biancaneve! Grazie del benvenuto e dei preziosi consigli! Già, il mio primo post lo definirei una "secchiata a ciel sereno" ma più che preoccuparmi del blog ho dato il via libera alla mente! :)
    Complimenti per i tuoi blog e grazie per essere stata il mio primo commento :)

    A presto!

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  3. Sai, quando conosco un blog vado sempre a leggermi il primo post, e questo mi è piaciuto tantissimo!!
    Ciao e a presto!

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  4. Grazie! Anche io spesso lo faccio... mi piace.
    Forse perchè mi immedesimo nell'emozione di scrivere per la prima volta un post nel nostro spazio personale

    :)

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