venerdì 22 marzo 2013

Vaccino parte 2 (e Rota virus annesso)



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Volete sapere chi sono gli ultimi ad aver fatto a dover ancora vaccinare il figlio? 
La Family Prince ovviamente! 
Ridotti all'ultimo momento perché il pediatra diceva di attendere la chiamata da parte dell'Igiene, l'Igiene che invece dovevamo attenerci al libretto spedito via posta (mai arrivato!) e le poste che non sanno nulla. W il sistema! (italiano?). Così che, non appena la cosa ci puzzava, abbiamo chiesto al pediatra e prossima settimana ci aspettano i primi vaccini, a pelo con la scadenza e i 3 mesi di Little Prince. Il papà e la mamma sono contentissimi che combacino proprio col periodo di ferie in cui dovevamo andare via (e magari febbre e altri sintomi in agguato...).
Il medico è ancora propenso per vaccinarlo contro il Rota Virus, la mamma no. Sinceramente avevo pensato di fare solo gli obbligatori, d'altronde io li avevo fatti e sono ancora viva, ma questo Rota mi sta rovinando i piani, così ho stilato i Pro e i Contro:


Pro: 

- come tutti i vaccini (in teoria) 

- viaggiamo abbastanza e probabilmente il bambino sarebbe più "coperto"

- copertura fino ai 3 anni

Contro:

- non è tra quelli obbligatori

- ce ne sono di 2 tipi 

- sono più a rischio i bimbi al nido e con fratelli/sorelle (Prince non so ancora se andrà al nido ed è only child, per adesso)

- se cerco info su effetti collaterali o altro non si trova nulla o meglio, è "nuovo" sul mercato e dunque chi lo sa cosa provoca tra 10/20 anni e questo è l'aspetto che sinceramente mi preoccupa di più di tutti...

- dura fino ai 3 anni di età 

Tra Pro e Contro:

- la vita è tutta un destino ma quando si tratta di tuo figlio c'è poco da fare lotti nel cercare sempre il meglio.


martedì 19 marzo 2013

Papà

Io e mio padre abbiamo sempre avuto un rapporto incredibilmente assurdo, che nel corso degli anni è stato definito da entrambi di "odio e amore" e se qualcuna di voi all'ascolto (pardon "alla lettura") è psicologa avrà da sbizzarrirsi. Partendo dall' "odio" se stiamo rinchiusi in una stanza ci scanniamo dopo 10 minuti; amore perché se non ci vediamo per più di tre giorni sentiamo la mancanza l'uno dell'altro. Abbiamo lo stesso carattere e posso dire che se non credo al destino siamo comunque nati stesso giorno, mese e ora (manca all'appello l'anno per fortuna!).
Avevo 2 mesi quando qualcuno tagliò il cordone ombelicale tra me e mia madre e questo qualcuno si chiamava lavoro. Fu tutto più chiaro sul perché a 5 anni sfogliando il mio album di nascita, vidi due foto con lei bella ed elegante (gli scatti della domenica) e 20 con mio padre in tuta, con pannolini e biberon in mano. So che mi dividevo tra morsi e contusioni ricevuti all'asilo nido dai bimbi più grandi e un papà che mi faceva da "mammo". Mio padre è sempre stato giovane inside e outside. Crescendo ho capito perché ho ereditato un tratto mascolino che mi faceva apprezzare i jeans invece delle gonnelline e le arti marziali anziché la danza classica. 

Source: michaels.com via Jen on Pinterest
#Dad Rocks #Frame
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Ma è durante la ribellione adolescenziale che ho iniziato a non reggere più chi lo scambiava per mio fratello, chi per il mio ragazzo. Le mie amiche e compagne del liceo affacciate alla finestra quando veniva a prendermi in moto e il ragazzino (da una settimana) a 17 anni, perso perché un sabato sera disse di avermi visto con uno (mio padre) in un negozio di abbigliamento (per un regalo destinato a mia madre). Ovvio che quando gli ho raccontato chi fosse mi aveva preso per matta. Avevo mille modi per dimostrargli che era vero ma non lo feci: 1 per una questione di fiducia e 2 perché forse non mi importava poi così tanto. 
Quest'anno la festa del papà è per me un avvenimento speciale e sono certa di aver fatto un regalo gradito sia a mio papà, diventato nonno, che a mio marito diventato papà. 
Questo regalo si chiama Prince.

Non so se Prince un domani avrà dei figli, ma di certo avrà buoni esempi maschili in famiglia: mio padre che nei panni di nonno a 2 mesi già lo vizia e lo fa addormentare cullandolo delicatamente e un papà che giocherebbe con lui dalla mattina alla sera. 
E anche se a volte scambiano il nonno di Prince per il papà del bambino, lui se la tira, questa volta non per la botta di giovane ma perché sarebbe il padre di un bambino a sua detta splendido... (ogni scarrafone...!)

Grazie Papà!



domenica 17 marzo 2013

Sfogo tecnologico e scuse

Ragazze mi scuso con alcune di voi, in particolare con chi mi aveva lasciato dei commenti sotto il post scritto da me precedentemente e dedicato alle Instamamme. Ho avuto la brillante idea di rispondere ai commenti in questione utilizzando il mio cellulare Android e l'applicazione di Blogger creata appositamente  e con sorpresa mi accorgo che per la seconda volta mi cancella tutto. Fortunatamente avevo il mio post salvato nelle bozze ma i vostri commenti sono andati perduti, eccetto i 2 inviati per ultimi.  Più che tirare le testate contro il muro... Mi scuso con voi! L'odio e l'amore per la tecnologia che perdono soltanto perché mi da la possibilità di porgere le mie scuse!

sabato 16 marzo 2013

Le instamamme

Da un po' di tempo volevo dedicare un post a un gruppo che da mesi ormai fa parte della mia quotidianità. Molte/i di voi le conosceranno sicuramente, ma forse non tutti. 
Colgo così la palla al balzo per citare il favoloso gruppo delle mamme su Instagram, o meglio, le Instamamme. Grazie a loro si è creata una bella amicizia virtuale tra mamme e donne che condividono la passione per la fotografia, il mondo dell'infanzia, la quotidianità vista con gli occhi di noi madri e soprattutto l'amore per i nostri piccoli.
Io, scettica da sempre sulla virtualità dei legami, mi sono dovuta ricredere (grazie al blog e a IG)  proprio nel periodo più bello della mia vita: la gravidanza. Si perchè alcuni dei primi scatti col telefonino marchiati con l'hashtag #instamamme, sono quelli di Prince ancora in pancia. Di questo gruppo amo la poliedricità: non solo un click sulle foto preferite, ma anche un commento, un buongiorno, un saluto, uno scambio di idee e opinioni tra donne e mamme, una valanga di emozioni (le foto del primo dentino e dell'ultimo giorno dentro la culla, di un pancino al terzo mese o di un piccolo che si addormenta nelle braccia del papà e di tutti gli aspetti pronti a commuovere noi tutte).

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E un tuffo nella pagina web Instamamme.net (si, hanno anche una piattaforma on line!) vogliamo farlo? 
Per trovare info su accessori pro-mamme (recensioni su stuff testato direttamente da loro), viaggi e mete coi nostri pupi (sono tra i miei post di lettura preferiti) e posso assicurare che dietro al nome Instamamme ci sono occhi e orecchie ben attenti alle esigenze conoscitive di noi mamme, come le diverse esperienze legate all'allattamento o l'indecisione sui vaccini cui sottoporre i nostri piccoli.  Che la maternità e la crescita di un figlio (coi loro alti e bassi) siano fasi meravigliose della vita si sa. Ma a renderle speciali è anche la condivisione.

Grazie (Insta)mamme, questo post è dedicato a voi :)


mercoledì 13 marzo 2013

Aria di battesimo

Ad aprile saremo invitati a un battesimo e mi si accende una lampadina.
Forse è il caso che inizi a pensarci anche io. Semplicemente aspettavo che i mille parenti smettessero di chiedermi continuamente quando e dove, dal momento che i primi mesi di vita di Prince preferivo dedicarli tutti a lui senza avere cose in più da organizzare. Con questo non voglio dire che poco mi importa del battesimo in se anzi... sarà forse il primo momento spirituale di Prince e non posso perdermelo. Tuttavia se da grande deciderà di essere buddista mi farà piacere lo stesso. Avete presente "La vita di P"? Ecco, io mi sono sempre sentita come lui... un po' buddista, un po' induista, musulmana e cristiana. Prendo il meglio di tutto e lo faccio mio. 
Non voglio tediarvi con righe di descrizioni su come quando cosa e come. Vi lascio in compagnia di queste foto carine che ho scovato su Pinterest e se vi va di raccontarmi qualcosa o dare consigli sui battesimi dei vostri pupi li leggerò con piacere.

:)




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venerdì 1 marzo 2013

Sono una mamma

Dicono che si diventa mamme non appena stringiamo per la prima volta il nostro bambino.  



Per me invece mamme lo si diventa prima, durante i nove mesi di gravidanza in cui istintivamente ci prendiamo cura del  nostro pancione. Stiamo attente a non scontrare nulla, ben caute col mondo esterno,  i sensi di colpa se mangiamo qualche schifezza di troppo, le coccole e qualche dolce parola sfiorando il nostro pancione. 

Vi dirò...

...a volte mi viene da pensare che il mio essere mamma fosse più forte durante la gravidanza che adesso.  So che questa affermazione non è priva di malintesi. Intendo semplicemente che quando ieri sera una amica a cena mi ha chiesto cosa si prova a sentirsi mamma, ho realizzato che per il mondo esterno io sono la madre di mio figlio. Persino Colombo verrebbe a dirmi che ho scoperto l'America e sarò sincera: presa dall'accudimento quotidiano del cucciolo che non mi da nemmeno il tempo di fare la pipì, che non appena afferro un biscotto parte la sveglia proveniente dalla mini ugula d'oro e via alla corsa verso lo striscione "Arrivo" sito nel lettino del pupo. 
E' successo così... un giorno scopro di non essere più l'intenditrice di birre artigianali, la gustologa di diverse tipologie di teina, la scovatrice di viaggi last minute e la divoratrice di concerti.

Ma la musica sta cambiando... sì ragazze perché i nonni materni e paterni hanno entrambi pronunciato la fatidica frase: "quando volete lasciare il pupo e svagarvi, noi ci siamo!"

E così che stasera chiederò a mio marito dove ha messo il mio casco della moto.