martedì 19 marzo 2013

Papà

Io e mio padre abbiamo sempre avuto un rapporto incredibilmente assurdo, che nel corso degli anni è stato definito da entrambi di "odio e amore" e se qualcuna di voi all'ascolto (pardon "alla lettura") è psicologa avrà da sbizzarrirsi. Partendo dall' "odio" se stiamo rinchiusi in una stanza ci scanniamo dopo 10 minuti; amore perché se non ci vediamo per più di tre giorni sentiamo la mancanza l'uno dell'altro. Abbiamo lo stesso carattere e posso dire che se non credo al destino siamo comunque nati stesso giorno, mese e ora (manca all'appello l'anno per fortuna!).
Avevo 2 mesi quando qualcuno tagliò il cordone ombelicale tra me e mia madre e questo qualcuno si chiamava lavoro. Fu tutto più chiaro sul perché a 5 anni sfogliando il mio album di nascita, vidi due foto con lei bella ed elegante (gli scatti della domenica) e 20 con mio padre in tuta, con pannolini e biberon in mano. So che mi dividevo tra morsi e contusioni ricevuti all'asilo nido dai bimbi più grandi e un papà che mi faceva da "mammo". Mio padre è sempre stato giovane inside e outside. Crescendo ho capito perché ho ereditato un tratto mascolino che mi faceva apprezzare i jeans invece delle gonnelline e le arti marziali anziché la danza classica. 

Source: michaels.com via Jen on Pinterest
#Dad Rocks #Frame
Took on Pinterest
Ma è durante la ribellione adolescenziale che ho iniziato a non reggere più chi lo scambiava per mio fratello, chi per il mio ragazzo. Le mie amiche e compagne del liceo affacciate alla finestra quando veniva a prendermi in moto e il ragazzino (da una settimana) a 17 anni, perso perché un sabato sera disse di avermi visto con uno (mio padre) in un negozio di abbigliamento (per un regalo destinato a mia madre). Ovvio che quando gli ho raccontato chi fosse mi aveva preso per matta. Avevo mille modi per dimostrargli che era vero ma non lo feci: 1 per una questione di fiducia e 2 perché forse non mi importava poi così tanto. 
Quest'anno la festa del papà è per me un avvenimento speciale e sono certa di aver fatto un regalo gradito sia a mio papà, diventato nonno, che a mio marito diventato papà. 
Questo regalo si chiama Prince.

Non so se Prince un domani avrà dei figli, ma di certo avrà buoni esempi maschili in famiglia: mio padre che nei panni di nonno a 2 mesi già lo vizia e lo fa addormentare cullandolo delicatamente e un papà che giocherebbe con lui dalla mattina alla sera. 
E anche se a volte scambiano il nonno di Prince per il papà del bambino, lui se la tira, questa volta non per la botta di giovane ma perché sarebbe il padre di un bambino a sua detta splendido... (ogni scarrafone...!)

Grazie Papà!



11 commenti:

  1. La coincidenza sulla data di nascita secondo me non è un caso, e' un altro filo d'amore che vi lega. Bellissimo post....ma certo che una foto di questo papà io sarei curiosa di vederla!!! ;-))))

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    1. Dicevo sempre a mia madre che nel 1984 era a corto di idee sul regalo di compleanno di lui, hehe!

      Io la metterei ma se poi mi scopre... :-)

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  2. credo ci siano i pro e i contro... alle elementari tutti sapevano i testi di tutti i cantautori italiani mentre io quelli dei Rolling Stone, Earth Wind and Fire e Shade

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  3. Che bel post!purtroppo mio padre non c'era mai quando ero piccola ma ora cerca di rifarsi col piccolo!:)
    Fra
    PS abbiamo in comune anche la passione x le arti marziali oltre che x i viaggi!

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    1. Anche la figura del nonno ha un capitolo speciale. Che arte marziale hai fatto? Che belle queste cose in comune!!

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    1. Grazie... ho scritto di getto questo pensiero che da troppo tenevo dentro :-)

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