martedì 27 novembre 2012

"Amore, credo di essere incinta..."

... dissi a mio marito, non prima di avergli chiesto dieci volte se era sveglio, senza notare le sue palpebre serrate e chiuse a chiave, il profilo immerso nel cuscino e un sonoro ronfare. Che dire... avevo bisogno di un consiglio da un essere umano, nonostante due test di gravidanza attendibilissimi, un ritardo di 3 giorni (cosa alquanto improbabile per me, che sono un orologio svizzero soltanto nel ciclo mensile...) e sintomi inusuali che solo dopo la grande scoperta avrei contestualizzato. Già, credevo di essere incinta, ma ancora non ne ero sicura...  Forse perché la felicità di quel momento era così grande che avevo paura svanisse per un errore di due stecchette o di una pipì fatta male (certo, direte voi, per fare la pipì ci vuole stile e abilità , bisogna preparare psicologicamente anche lei ad affrontare la discesa su due test di gravidanza!). Insomma, diamo per certo che la scienza sia al di sopra di tutto, pur non rispondendo a tutte le nostre domande, ma spesso ha ragione anche lei. Mi tornarono in mente eventi dei giorni appena trascorsi, come la mia maratona affannata contro il tempo all'uscita da lavoro, verso la farmacia più vicina che stava per ritirarsi in pausa pranzo e l' in bocca al lupo del farmacista alternativo che, sbilanciandosi in modo naturale, mi chiese: "saresti contenta se fosse positivo?" Ed io, sbilanciandomi in modo artificiale: "mmm... direi di sì!", pensando a mio marito che avrebbe tanto voluto un piccolo, forse più di quanto lo volessi io (dovrei comunque riformulargli adesso la domanda, dopo mesi di donna incinta girovaga in casa, con gli sbalzi di umore da gestante!). 


 Ed eccoci qui, settimo mese di pancia, una passeggiata in apparenza, eppure il tempo vola anche per noi "mom to be", che un giorno ci troviamo sul letto a correre in bagno abbracciate al nostro gelido e candido migliore amico (l'unico in grado di salvarci da un ingrato atto liberatorio di conati insistenti) e il giorno dopo siamo sedute sul divano, davanti al pc e apriamo un blog, con l'idea di usarlo per qualcosa di utile. L'idea di un piccolo spazio virtuale, dove poter parlare in maniera più tecnica di tutto ciò che verte attorno alla gravidanza, ha dato spazio anche alla voglia di scrivere i propri pensieri, le proprie emozioni e rivivere i ricordi, condividendoli con chi avrà piacere di farlo. E ultimo ma non ultimo, la passione per lo scrivere che non mi ha mai abbandonata, nonostante fossero anni che non scarabocchiavo... Di questo ringrazio il mio piccolo Prince, che si muove beato nella mia pancia, a cui ho dedicato un piccolo album dei ricordi per quando sarà grande e avrà voglia di sapere qualcosa di più sulla sua mamma in dolcissima attesa di lui. 
E così ho ripreso a scrivere.
E prima o poi dovevo ricominciare a farlo. 

Io sono la mamma di Prince e questo è l'inizio del mio blog.   :)


 


Con questo post partecipo all'iniziativa promossa da Grazia  

Blogger We Want You 

               citando la sezione IT LIFESTYLE come quella di mio interesse. 

Può una "Mom to be" conciliare gravidanza e maternità ad uno stile di vita fatto di cultura, passioni, libri, viaggi, cinema, cibo e molto altro? Certo che sì! Con la mia bella panciona, ho mantenuto i miei hobby di sempre, rispondendo positivamente alle uscite con gli amici, frequentando i ristoranti di cucina etnica, conservando la passione sfrenata per i viaggi, volando a Londra senza problemi e diventando più costante nello sport, con corsi di nuoto per gestanti e yoga. Inoltre ho scoperto nuovi amori, come quello di diventare blogger, dove raccontare il mio stile di vita e condividerlo con altre persone, dando spazio anche alle emozioni. 
Se la gravidanza appare come una fase delicata, per certi aspetti è l'esplosione di una sensibilità e accuratezza verso tutto ciò che riguarda il Lifestyle. 

Siamo future mamme ma anche donne piene di vitalità!





 

3 commenti:

  1. MA io voglio sapere la reazione di tuo marito che ancora russava!!!

    RispondiElimina
  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  3. Ciao Rachele!
    La reazione del marito è stata chiedermi se avevo la febbre: ha scambiato il test di gravidanza per un termometro!
    Dopodichè mi ha guardata con occhi felici e mi ha abbracciata.
    Si è riappisolato e al risveglio mi ha domandato se era un sogno oppure no... ha realizzato strada facendo che sarebbe diventato papà! :)

    RispondiElimina